Scimmiotto, uscito dalla grotta, era ritornato al volo nella città di Yuhua, dove gli vennero incontro le divinità locali e gli dèi tutelari della città. "Si può sapere perché mi venite a trovare solo questa notte?" gridò il grande santo.
"Eravate ospite del saggio principe, e non osavamo disturbare. Ma ora abbiamo saputo che il principe è stato catturato dai nemici del grande santo, e siamo venuti a presentare i nostri omaggi."
Fra gli altri si fecero avanti il rivelatore Testa d'Oro, le sei divinità del giorno e le sei della notte, che presentavano un tudi prigioniero: "Grande santo, abbiamo arrestato questo ruffiano di dio locale."
"Perché siete venuti qui a far confusione, invece di restare sul Monte dei Nodi di Bambù a proteggere il maestro?" tuonò Scimmiotto.
"Grande santo, il mostro ha catturato di nuovo il generale delle Cortine Arrotolate. Constatando quanto è grande la sua forza magica, abbiamo portato con noi il tudi della montagna: lui conosce le origini del mostro. Se lo interrogate, vi darà informazioni utili per liberare il santo monaco e il saggio principe."
Il tudi si prosternò tremante e riferì: "Quel vecchio mostro venne ad abitare sulla montagna due anni fa. Gli altri leoni vivevano già nella Grotta dei Nove Meandri, e quando giunse il vecchio lo onorarono come avo. Se volete eliminare quel leone a nove teste, il solo mezzo è di recarsi nell'estremo oriente, al Palazzo della Scogliera delle Meraviglie, e chiedere l'intervento del suo padrone. Non c'è altro modo di catturarlo."
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