Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     CAPITOLO 91
     LA FESTA DELLE LANTERNE

     DALLA FESTA DELLE LANTERNE DELLA PRIMA NOTTE DI LUNA PIENA, ALLA PRIGIONIA DEL MONACO CINESE NELLA GROTTA FIOR DI MISTERO.


     Qual'è il segreto di meditazione?
     Il cavallo e la scimmia del pensiero
     Tener sotto controllo; un sol momento
     Di distrazione ti farà cadere
     Nei tre sentieri. Soltanto una solida
     Base può consentirti di raggiungere
     L'illuminazione, ed il lasciare
     Evaporare il divino elisir
     D'autonomia, inaridir la giada
     Di libertà. Tu devi sbarazzarti
     D'ira e d'affanni, come della gioia:
     Non c'è altro modo di toccare il fondo
     D'ogni mistero, e scoprirai che è il vuoto.

     Abbiamo ascoltato come i quattro pellegrini lasciarono la città di Yuhua. La regione meritava davvero il suo nome di Gioia Assoluta: la strada era comoda e sicura. Dopo cinque o sei giorni di marcia, videro altre mura e fossati. "Che città sarà questa?" domandò Tripitaka.

     "Non vedo né bandiere né stendardi che ne portino il nome. Lo chiederemo ai passanti."
     Giunsero nei sobborghi orientali e si trovarono in una via rumorosa, dove si aprivano taverne e sale da tè, negozi animati e bancarelle dove si vendevano olio e riso. Il lungo grugno di Porcellino, la faccia scura di Sabbioso e gli occhi rossi di Scimmiotto, come al solito, attiravano l'attenzione dei perdigiorno, che si accalcavano e si spingevano per vederli, ma non osavano far domande. Tripitaka aveva i sudori freddi per il timore di incidenti. Seguendo strade e vicoli, giunsero a un monastero fuori porta che aveva all'entrata una scritta in tre caratteri:


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