I mostri ebbero un brivido: "Volete dire il santo che provocò quei disordini in Cielo, cinquecento anni fa?"
"Appunto. Il mio secondo discepolo si chiama Porcellino Consapevole delle Proprie Capacità, detto Otto Divieti; è una reincarnazione dell'Ammiraglio dei Canneti Celesti. Il terzo si chiama Sabbioso Consapevole della Purezza, o semplicemente Bonzo; è il Generale delle Cortine Arrotolate disceso sulla terra."
Gli orchi si dissero: "Meno male che non l'abbiamo mangiato subito: poteva andarci di traverso, senza un'adeguata preparazione del terreno. Ragazzi, mettete ai ferri il monaco cinese nel ripostiglio. Cattureremo anche i suoi discepoli, e poi li mangeremo tutti insieme."
Fecero quindi suonare l'adunata di bufali, tori e zebù: ciascuno afferrò un'arma e si schierò sotto lo stendardo del suo drappello, a suon di tromba e di tamburo. Gli orchi indossarono l'armatura e uscirono a gridare: "Chi ha l'audacia di venire qui a far baccano?"
Scimmiotto li osservò bene, al riparo di una rupe:
Hanno la faccia scura e gli occhi tondi, le corna si drizzano sopra le orecchie appuntite; il corpo è variegato come una pittura, coperto di ricami luminosi come lucciole: brillano da tutti i pori.
Il primo tiene la testa in caldo sotto un folto berretto di pelliccia di volpe ed emette un soffio ardente. Il secondo si avvolge in una garza leggera rosso fiamma e fa risuonare gli zoccoli di giada tintinnante. Il terzo ha un ruggito di tuono e zanne d'argento appuntite.
Baldi e feroci, ciascuno porta la sua arma speciale: un'ascia da guerra il primo, una gran sciabola il secondo e una canna nodosa il terzo, recata di traverso sulle spalle.
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