Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Tripitaka lo sollevò e chiese: "Perché queste manifestazioni di rispetto, caro superiore?"
     "Il vostro discepolo ha vissuto più di un secolo, e incomincia a capire qualcosa degli uomini. Fra un periodo e l'altro di meditazione, ho ancora la testa abbastanza lucida. Mi sono ben reso conto che voi e i vostri discepoli non siete gente comune. Questo triste affare su cui mi interrogate è cosa che potrebbe mettere in chiaro soltanto il maestro qui presente."
     "Che cosa ne sapete?" chiese Scimmiotto.
     "Giusto un anno fa, mentre rischiaravo la mia natura al chiar di luna, la brezza mi portò un lamento. Cercai fra le rovine del parco e trovai una ragazza, bella e di alta statura. Le chiesi il suo nome e che cosa facesse in quel posto. Lei rispose: "Sono una principessa, figlia del re dell'India; mentre contemplavo i fiori sotto la luna, un colpo di vento mi ha rapita e mi ha portata qui." L'ho fatta chiudere in una cella; anzi, l'ho fatta murare, lasciando solo un'apertura sufficiente al passaggio di una ciotola. Ho diffuso la voce che si trattava di una creatura perversa che si sarebbe dovuto sopprimere; ma poiché la compassione vieta a noi monaci di attentare alla vita, l'avevo fatta imprigionare in quel modo. Per tenerla in vita le portiamo due volte al giorno tè e riso. La ragazza è abbastanza intelligente da capire la mia intenzione: per non finire violata dai monaci, si finge pazza e si rassegna a vivere e dormire fra i propri escrementi. Di giorno balbetta soltanto parole incoerenti; ma nella quiete della notte si sfoga singhiozzando e cantando. Più volte ho organizzato questue nella capitale, per aver modo di andarci e di indagare discretamente su questa persona; ma non ho saputo che sia scomparsa alcuna principessa. Perciò la prigionia continua e io non trovo alternative. Ma ora che ho l'onore di incontrarvi, reverendo, spero che andrete in città e svolgerete un'inchiesta esauriente con i grandi poteri che la Legge vi conferisce. Aiuterete i buoni e, nello stesso tempo, metterete in risalto la vostra divina potenza."


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