Opere di letteratura italiana e straniera |
Essa si prosternò: "Padre mio, come dice il proverbio: sposi il gallo, e vai col gallo; sposi il cane, e vai col cane. Mentre ricamavo la palla, ho giurato solennemente che avrei sposato qualunque persona avesse colpito. Se è toccata al santo monaco, vuol dire che così era destinato dalle nostre esistenze anteriori. Come potrei discutere un'unione voluta dal destino? Lo accetto come genero reale."
Il reverendo inorridì e si sentì svenire. Si prosternò tremando come una foglia e balbettò: "Sono riconoscente a vostra maestà della grazia celeste che mi concede. Ma ho tre discepoli che mi aspettano, e non ho potuto avere alcun contatto con loro, né dare le istruzioni necessarie. Vi supplico di convocarli, di vistare i documenti e di lasciare che loro portino a termine la nostra spedizione." |