Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Quel combattimento nel cielo mise in allarme tutti gli ufficiali di corte, e in subbuglio tutta la popolazione della città. Il reverendo sosteneva il re e gli diceva: "Non temete! Rassicurate anche sua maestà la regina e le altre persone. Il fatto è che la vostra principessa non era autentica come credevate, ma falsa. Aspettate che il mio discepolo metta tutto in chiaro, e saprete come regolarvi."
     Le più coraggiose fra le concubine reali corsero a raccogliere vestiti e gioielli caduti a terra, e li mostrarono alla regina: "Dev'essere vero che è una creatura perversa. Guardate che svergognata: si è spogliata tutta nuda ed è saltata in cielo a picchiarsi con il bonzo."
     Pian piano, il re, la regina e le altre dame rientrarono in sé e guardarono che cosa accadeva sopra le loro teste.

     Il mostro e il grande santo continuarono a battersi per mezza giornata; finché Scimmiotto gettò in aria la sua sbarra e gridò: "Trasformazione!" Subito la sbarra si moltiplicò in centinaia e migliaia di esemplari, che piovvero da tutte le parti intorno al mostro come una grandinata di serpenti e di pitoni. Esso, preso dal panico, si trasformò in una corrente d'aria e fuggì via nell'azzurro. Scimmiotto riunì nuovamente le sbarre e lo inseguì a cavalcioni di una luminosità di buon augurio. Vide da lontano bandiere e stendardi, e si rese conto che il mostro si dirigeva verso l'entrata occidentale del Cielo; allora gridò a gran voce: "Dalli al mostro! Portinai, fermate quel mostro!"
     Il devarâja Conservatore del Regno accorse subito, alla testa dei quattro grandi marescialli Pang, Liu, Gou e Bi, e sbarrò la strada. La creatura fu costretta a volger loro le spalle, si trovò davanti Scimmiotto e lo affrontò alla disperata con il suo pestello.


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