Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Ci sono altre cose che non sai. La figlia di quel re non è una mortale qualsiasi; in realtà è Su'e, la Fata Bianca del Palazzo del Gran Gelo. Vent'anni fa sentì nostalgia per il mondo di Sotto; poiché la lepre di giada la scherniva per questo, lei le diede uno schiaffo e se ne andò. Penetrò nel ventre della regina dell'India sotto forma di raggio efficiente e si fece partorire come principessa. La lepre di giada è fuggita a sua volta, per punire Su'e dello schiaffo ricevuto; perciò l'ha rapita e abbandonata lontano da casa. Fin qui è giustificata. Certo non avrebbe dovuto tramare per accoppiarsi con il monaco cinese; questa è stata una mancanza di tatto imperdonabile. Meno male che la tua esperienza ti ha permesso di chiarire in tempo come stavano le cose e di impedire il peggio. Lasciami comunque la speranza che la vorrai perdonare, per riguardo a me, e mi permetterai di riportarmela a casa viva."

     "Che cosa rispondere a una tale concatenazione di cause ed effetti?" rispose ridendo Scimmiotto. "Riportatevi pure la vostra leprotta. Ma se ritorno a mani vuote, temo che il re non mi prenda sul serio. Dovreste essere tanto gentile, se non vi importuno troppo, da accompagnarmi a corte con le vostre fate e con la lepre, in modo da presentare a sua maestà la prova materiale dell'impostura. Ci sarebbero altri vantaggi: per me, che ci farei una bella figura; e per la Fata Bianca, di cui racconteremmo la storia per farla liberare e mostrare un esempio di retribuzione dei meriti e dei demeriti."


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