Un domestico venne ad annunciare: "Arrivano i giovani signori."
Si fecero avanti due giovani diplomati(79), che si inchinarono fino a terra per salutare il reverendo; il quale voleva render loro la cortesia, ma ne fu impedito dal signor Kou: "Questi sono i miei figli, Kou Liang e Kou Dong, che rincasano da scuola per il pranzo. Hanno saputo dell'onore che ci fate e sono venuti a salutarvi."
"Sono giovani saggi!" esclamò Tripitaka. "Come dice l'adagio: Nobile casa attraverso il far bene; buoni figli attraverso gli studi."
"Da dove vengono questi signori?" chiesero i ragazzi al padre.
"Vengono da molto lontano" rispose sorridendo il signor Kou; "dalle terre dell'Est, nel continente meridionale."
"Ho letto nell'Enciclopedia della foresta dei fatti che in tutto l'universo ci sono quattro continenti" commentò uno di loro. "Il nostro è il continente occidentale, Aparagodânîya; ce n'è anche uno dell'Est, che si chiama Pûrvavideha. Immagino che per venire fin qui da quello del Sud, Jambûdvîpa, siano occorsi anni di viaggio."
"Certo" rispose ridendo Tripitaka. "Tenete conto che abbiamo incontrato molte creature diaboliche e abbiamo dovuto superare molte prove. È stato maggiore il tempo perduto a causa delle difficoltà, di quello impiegato in cammino. Per fortuna i miei tre discepoli mi hanno protetto. Nell'insieme sono trascorsi quattordici inverni e altrettante estati, prima che riuscissimo a giungere nel vostro nobile paese."
I ragazzi erano stupiti: "Dovete proprio essere dei monaci divini."
|