Stendardi spiegati davanti ai volti dorati dei buddha disposti in fila, presentazione di offerte e di incenso a lume di candela; il tutto con accompagnamento di musica di cembali e tamburi, flauti a becco e organi a fiato, gong e flauti traversi.
Battono un colpo, soffiano una nota e intonano i sutra all'unisono. Dapprima invocano pace per il tudi, poi evocano il dio guerriero. Bruciano biglietti di preghiera e meditano davanti alla statua del Buddha.
Leggono un passaggio del sutra del Pavone: ogni versetto allontana disgrazie e calamità. Accendono la lampada del Guaritore: la sua fiamma brilla chiara.
Per dissipare ogni rancore e querela, celebrano la contrizione con l'acqua. Salmodiare l'Avatamsaka sûtra allontana ogni biasimo e calunnia.
La meravigliosa Legge dei tre veicoli è delle più perfette: nella liturgia, uno sramana vale l'altro.
La cerimonia si concluse dopo tre giorni e tre notti.
Tripitaka, che non pensava ad altro che al Monastero del Colpo di Tuono e voleva ripartire, ritornò a ringraziare e a prendere congedo. Il signor Kou gli disse: "Maestro, la vostra ansia di lasciarmi mi fa temere di avervi trascurato, in questi giorni di sacre funzioni; è questo che mi volete rimproverare?"
"Quali rimproveri potrei muovervi, mentre non so come scusarmi per il disturbo che vi ho dato? Vedete: quando la sacra persona del mio imperatore mi affidò la missione, mi chiese quando sarei ritornato; e io ebbi il torto di rispondere che mi sarebbero occorsi tre anni. Non mi aspettavo certo di impiegarne quattordici per il solo viaggio di andata. Senza considerare che non so se otterrò i sutra; e che il ritorno potrebbe richiedere altri dodici o tredici anni. Voi capite che non posso venir meno all'ordine sacro che ho ricevuto: sarebbe un delitto imperdonabile. Vi supplico di lasciarmi compiere la mia missione. Quando avrò ottenuto le scritture, niente mi impedirà di ritornare da voi e di fare un'altra sosta."
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