Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Al bestione passò la voglia di insistere. Scimmiotto alzò lo sguardo e vide più avanti lungo la strada un complesso di edifici: "Andiamo a riposarci là" propose al maestro. Si avvicinarono e videro un arco sfondato che recava un vecchio pannello orizzontale, su cui ancora si leggeva in quattro grandi caratteri scoloriti dal tempo e coperti di polvere:

     CORTE PROVVISORIA DI SPLENDORE FIORITO

     Il reverendo mise piede a terra e spiegò: "Il pusa Splendore Fiorito era discepolo del buddha delle Fiamme dai Cinque Splendori. Per aver ucciso il re diavolo del Fuoco Avvelenato fu degradato e nominato ufficiale trascendente delle Cinque Manifestazioni. Ci sarà pure, un guardiano del santuario!"
     Ma entrando non trovarono che portici in rovina e muri crollati, senza alcuna traccia di presenza umana fra rovi ed erbacce. Avrebbero voluto liberare dalle malerbe almeno il sentiero che attraversava la corte, ma il cielo si coprì di nuvole nere e cadde un violento temporale. Non restò che cercare tra le rovine un rifugio contro la pioggia e il vento. Se ne stavano zitti, perché temevano di richiamare l'attenzione di qualche creatura malefica. Un po' seduti, un po' in piedi, passarono la notte in bianco. Ahimè!


     Felicità e disgrazia
     Fra loro si avvicendano.

     Se poi non sapete che cosa avvenne all'alba, quando ripresero il cammino, ascoltate il prossimo capitolo.

     CAPITOLO 97
     UN ERRORE GIUDIZIARIO

     OVE IL DONATORE, DOPO AVER SOFFERTO UN'IBERNAZIONE INFERNALE, VEDE LA SUA ANIMA TENEBROSA CHIAMATA A SALVARE IL PRIMORDIALE.


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