Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Mentre i nostri pellegrini si adattavano a passare una notte penosa sotto la pioggia, fra le rovine del Tempio di Splendore Fiorito, una banda di malandrini si riuniva nella città di Diling. Era composta da una trentina di malviventi, che avevano dilapidato il proprio denaro in bevute e cattive compagnie; esaurita ogni altra risorsa, si erano associati per darsi al brigantaggio.
     Si riunirono per stabilire una lista delle famiglie più ricche della città, da svaligiare per rimpannucciarsi. Uno disse: "Non occorrono tante informazioni né lunghi calcoli: al primo posto c'è il ricco e generoso signor Kou, quello che oggi ha accompagnato i bonzi cinesi. Una notte piovosa come questa è un'occasione da non perdere: per le strade non ci sono né guardie notturne né ronda di pompieri. Se ne approfittiamo, avremo di che divertirci per un bel pezzo e ci porteremo a letto quante ragazze vorremo. Non è una buona idea?"

     I briganti accolsero il suggerimento con entusiasmo: si armarono di pugnali, manganelli, randelli, bastoni chiodati, corde e torce, e corsero sotto la pioggia alla casa del signor Kou. Sfondarono il portone e corsero dentro urlando come ossessi e seminando il panico. Giovani e vecchi, uomini e donne, correvano a nascondersi negli angoli bui; la signora si nascose sotto il letto, suo marito dietro un uscio. Kou Liang, Kou Dong e gli altri giovani scappavano qua e là terrorizzati. I briganti, armi alla mano, forzarono cofani e panieri e, a lume di torcia, si impadronirono di tutto quello che trovavano: oro, argento, gioielli, abiti, vasellame, oggetti di casa.


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