Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Kou non poté resistere e, a rischio della vita, sbucò dal suo nascondiglio per implorare: "Prendete quello che vi serve, signori; ma lasciate a questo povero vecchio qualche vestito per i suoi ultimi giorni."
     I briganti non furono dell'avviso. Lo gettarono a terra e lo presero a calci, finché le sette anime uscirono dall'infelice per scendere all'inferno, e i suoi tre spiriti abbandonarono questo basso mondo.
     Compiuto il colpo, i ladri scelsero di calarsi dal muro di cinta in un vicolo con l'aiuto di una scala di corda, e fuggirono sotto la pioggia che continuava a cadere.
     Prima di uscire dai loro nascondigli, i domestici aspettarono di essere ben sicuri che se ne fossero andati. Quando ricomparvero, trovarono il loro padrone stecchito sul pavimento. "Santo cielo, l'hanno ammazzato!" E si affollarono piangendo intorno al cadavere.

     La vedova passò il resto della notte ad arrovellarsi. Ripensava al rifiuto del monaco cinese di accettare le ripetute offerte di ospitalità, ed era convinta che lo sfoggio di ricchezza mostrato in pubblico alla sua partenza avesse attirato la disgrazia. Il rancore la spinse a tramare per perderlo. Alla quarta veglia chiamò i figli e disse loro: "Smettete di piangere, figli miei. Chi avrebbe mai detto che il voto di vostro padre sarebbe stato adempiuto dando ospitalità ai suoi assassini?"
     "Che cosa intendi dire?" chiesero i ragazzi.
     "Quando quei feroci briganti hanno invaso la mia camera, mi sono nascosta sotto il letto; benché tremassi di paura, li ho guardati alla luce delle torce. Chi credete che fossero? Il monaco cinese reggeva il lume, Porcellino impugnava il coltello, Sabbioso raccoglieva oro e argento; ed è stato Scimmiotto a uccidere vostro padre."


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