Il magistrato ricevette il loro memoriale, lo lesse e disse: "Mi hanno detto che avevate adempiuto il vostro voto di nutrire monaci accogliendo quattro eminenti bonzi, arhat giunti dalla corte dei Tang nelle terre dell'Est; poi li avete accompagnati sulla loro strada attraversando Diling in pompa magna, con stendardi e fanfare. Come ha potuto avvenire quello che dite?"
"Eccellenza" rispose Kou Liang battendo la fronte al suolo, "mio padre Kou Hong aveva nutrito monaci per ventiquattro anni; questi ultimi ospiti completavano la cifra prevista di diecimila. Sono rimasti nella nostra casa per quindici giorni, mentre festeggiavamo il compimento del voto; in questo modo hanno acquistato familiarità con il luogo. La sera del giorno stesso in cui li avevamo accompagnati sono ritornati indietro, approfittando del buio e del maltempo, muniti di torce e di bastoni, e hanno forzato la porta di casa per saccheggiare ogni cosa. Quando si sono trovati davanti nostro padre, lo hanno abbattuto. Supplichiamo vostra eccellenza di rendere giustizia all'umile gente del popolo."
Il magistrato convocò la polizia a piedi e a cavallo che, fra coscritti e volontari, raccoglieva centocinquanta uomini muniti d'armi da punta e da taglio. Essi uscirono dalla porta occidentale e si lanciarono sulle tracce dei quattro pellegrini.
Maestro e discepoli, che avevano trascorso la notte fra le rovine del tempio, all'alba ripresero la loro strada. Anche i briganti che avevano saccheggiato la casa di Kou si erano incamminati verso l'ovest e avevano corso fino all'alba, superando di una ventina di li il Tempio di Splendore Fiorito e nascondendosi in una valletta fra le montagne per dividersi il bottino.
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