Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Mentre erano intenti alla divisione, videro i quattro pellegrini che venivano verso di loro. Con insaziabile avidità, si additarono a vicenda i viandanti ed esclamarono: "Guardate! Sono i quattro bonzi che ieri hanno lasciato la città. Vengono al momento giusto. Recare offesa al cielo è il nostro mestiere. Questi bonzi vengono da lontano e hanno passato molto tempo dai Kou: il loro bagaglio sarà ben fornito. Ora li fermeremo, gli strapperemo il viatico, ruberemo il cavallo e aumenteremo il nostro bottino: è un lavoretto che sarebbe un peccato trascurare."
     I briganti impugnarono dunque le armi e corsero gridando sulla strada. Si disposero di traverso, sbarrando il passaggio, e intimarono: "Fermi, bonzi! Se tenete alla pelle, pagate il pedaggio senza discutere. Se invece state a pensarci su, vi convinceremo a coltellate."

     Tripitaka, atterrito, tremava come una foglia. Porcellino e Sabbioso si rivolsero a Scimmiotto: "Vedi che scalogna! Dopo la brutta notte che abbiamo passato sotto l'acqua, incontriamo i malandrini sulla strada. Si può ben dirlo: Le disgrazie non vengono mai sole."
     Scimmiotto sorrise: "Non prendetevela. Aspettate che faccia loro qualche domanda." Strinse alla vita il suo gonnellino di pelle di tigre e si fece avanti giungendo le mani sul petto: "Signori, qual buon vento vi porta?"
     "Hai un bel coraggio a venircelo a chiedere!" urlò un bandito. "Non ti rendi conto che ti stai giocando la pelle? Sembri cieco: non vedi che non siamo dei signori? Sganciate il pedaggio, e potrete andare dove vi pare."


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