Il reverendo si sentì sollevare da un turbine di vento profumato. È il caso di dirlo:
L'elisir ti consente
La tua forma verace.
Con corpo sano e forte
Saluterai il sovrano.
Se poi non sapete come avvenne l'incontro con l'imperatore dei Tang, ascoltate il prossimo capitolo, che sarà l'ultimo.
CAPITOLO 100
RITORNO E APOTEOSI
OVE I CINQUE, IN UNA SOLA TAPPA, RITORNANO NELLE TERRE DELL'EST E DIVENGONO VERI SANTI, CONSEGUENDO IL NIRVANA.
Quando la gente raccolta nel santuario dei Chen si svegliò, all'alba, e si avviò a offrire la frutta e i cibi che aveva preparati, non trovò più il monaco cinese ai piedi della torre. Si interrogarono e cercarono intorno smarriti, senza trovare nessuno. "Quei buddha viventi ci sono sfuggiti!"
Non restò loro che recare le offerte in cima alla torre e bruciare carta moneta. D'allora in poi celebrarono scrupolosamente i quattro grandi sacrifici dell'anno e i ventiquattro minori. Inoltre non trascorreva giorno senza che qualcuno bruciasse incenso per impetrare protezione da pericoli, guarigioni, matrimoni o discendenza.
Bruciaprofumi ardono senza sosta,
Fiamma perenne in lampade di giada.
Quanto ai portatori di folgore e ai quattro pellegrini, in breve tempo giunsero in vista della capitale Chang'an.
L'imperatore Taizong, che aveva accompagnato alla partenza il monaco Tripitaka tre giorni prima della luna piena del nono mese del tredicesimo anno dell'Era Contemplazione della Virtù, fin dal sedicesimo anno aveva fatto costruire la torre Attesa delle Scritture al passo di Xi'an. Taizong vi si recava puntualmente una volta l'anno, nella speranza che l'attesa si compisse. Là si trovava quel giorno, quando vide il cielo a occidente incendiarsi di riflessi colorati di buon augurio, mentre spirava una brezza profumata.
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