Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Sono i discepoli che ho ricevuto lungo il cammino."
     "Sellate un cavallo della mia carrozza" ordinò l'imperatore agli ufficiali del seguito, "e pregate mio fratello di montarlo. Ritornerò a corte con lui."
     Tripitaka lo ringraziò della condiscendenza e si mise in sella. Il grande santo lo seguiva roteando la sua sbarra cerchiata d'oro; Porcellino e Sabbioso portavano i bagagli e reggevano le briglie del cavallo-drago. Fu così che fecero il loro ingresso a Chang'an, al seguito della carrozza imperiale.

     Fu festeggiato con un gran banchetto
     A cui partecipò tutta la corte
     Quel ritorno dall'Ovest. Anni prima
     Al bonzo che officiava il grande rito
     Funebre, fu affidata una missione
     Con le dovute credenziali. I sutra
     Sono stati concessi ai viaggiatori.
     Compiuta la penosa distruzione

     Dei diavoli, e compiuta la missione,
     Ritorna e viene ricevuto a corte.

     Quella mattina i monaci del Monastero di Vasta Benedizione di Chang'an constatarono sorpresi che i pini accanto all'ingresso rivolgevano le loro chiome a oriente.
     "È strano!" esclamavano. "Come avranno fatto a deformarsi in quel modo? Durante la notte non ha nemmeno soffiato il vento."
     Uno di loro, antico discepolo di Tripitaka, gridò: "Indossiamo subito gli abiti da cerimonia! Il maestro in cerca delle scritture è ritornato!"
     "Come lo sai?"
     "L'anno in cui partì, ci disse: 'Qualche anno dopo la mia partenza, terrete d'occhio i rami di questi pini; quando si volgeranno a oriente, il mio ritorno sarà prossimo.' E le parole del nostro maestro sono sante parole di un buddha."


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