Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     E dettò quanto segue(82):

     Sappiamo che i due princìpi creano le immagini che si manifestano fra il cielo che ricopre e la terra che regge; esse sono i contenitori della vita. Mentre le quattro stagioni, con l'azione segreta del freddo e del caldo, trasformano ogni cosa pur senza manifestarsi in modo visibile.
     Perciò l'esame del cielo e l'osservazione della terra consentono agli ignoranti di comprenderne l'origine, mentre i saggi raramente ne penetrano le combinazioni, anche se hanno ben chiaro lo yin e conoscono a fondo lo yang. Cielo e terra, che inglobano yin e yang, sono facili da capire perché si manifestano per immagini. Yin e yang, che pure sono la sostanza di cielo e terra, sono difficili da penetrare perché non si vedono.
     Anche il più stupido sa orientarsi davanti alle immagini; anche il più sapiente può ingannarsi nelle cose invisibili.

     Quanto più difficile è la Via del Buddha, che esalta il vuoto, mostra il buio e domina il silenzio, per soccorrere ogni specie di esseri e dominare i dieci orienti! Ineguagliati sono l'efficacia del suo prestigio e la forza dei suoi poteri; essa è grande da contenere l'universo, e fine da non lasciarsi sfuggire il granello invisibile. Non muore e non nasce, attraversa senza età migliaia di kalpa. Nascosta o manifesta, essa porta con sé mille benedizioni, che non hanno smesso di crescere fino ai nostri giorni. È una Via segreta che cristallizza i misteri: chi la segue non ne conosce i confini. La Legge scorre imbevuta di silenzio. Ti chini su di lei: dove sarà la sua sorgente? Come potrebbero i mortali, sciocchi e rozzi, tuffarvisi senza dubbi e confusioni?


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