Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Benché il tentativo fallisse, una vaga traccia di Penglai è ugualmente rimasta sulla carta geografica. Sulla costa dello Shandong, alla foce del Fiume Giallo, si trova la modesta città di Penglai, che ha conosciuto tempi migliori come scalo portuale, e poi si è dovuta arrangiare con la viticoltura e l'estrazione del gesso. Essa ha preso questo nome (solo nel 1913) dal prossimo e antico Penglai Ge (Padiglione di Penglai). Si tratta di un castello di epoca Song, sulla scogliera a strapiombo sul mare, dal quale - giurano gli abitanti - accade di vedere sulle acque miraggi straordinariamente nitidi di isole abitate e lussureggianti.

     Pepe di fiori Xanthoxylum (varie specie, note come pepe del Giappone). I frutti sono aromatici; oltre che in cucina, si usano come antielmintici.


     Pere e datteri Pere d'incrocio e datteri di fuoco sono cibi che consentono la levitazione.

     Pesce di legno Scatola di risonanza in legno, che il bonzo batte colla mano per accompagnare la recitazione di invocazioni o preghiere.

     Piastra d'oro Jinpai, è il mandato di comparizione a corte. In realtà è costituito da una tavoletta di legno scritta in caratteri d'oro.

     Pi pa Strumento musicale simile al liuto, di cassa oblunga a quattro corde. Diffuso dall'VIII secolo, è ancora in uso.

     Porte secondarie Il patriarca Subhûti mette alla prova Scimmiotto parlandogli delle porte secondarie per giungere al Tao. In realtà si tratta di scorciatoie eterodosse che non portano alla meta. Si accede al Tao solo dalla porta corretta, o principale, o ortodossa, della Gran Via del Cinabro d'Oro.


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