Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     E voi mamma e figlia scrivendo loro scrivete loro in questi sensi. D. Quintino scriverà direttamente. Tutti gli amici salutano caramente la Poetessa e famiglia.
     Io poi gongolo di gioia sentendo le belle cose che fai costì: possa Dio colmarti ancora di gioia intensa; ed in mezzo alle belle cose che vedi e di che godi ricorda il nome del

     tuo aff.mo amico
     Paolo E. Tulelli
     Saluta la Mamma e Fratello.

     Di Napoli 8 luglio 57


     V

     Mia carissima Giannina. Sia benedetto il cielo! finalmente ricevo una tua lettera del 9. corrente da mano ignota lasciatami al Guardaporta ma senza i due libretti che mi dici mandarmi. Da essa rilevo che sei in Firenze in ottimo stato di salute con la mamma ed il fratello e me ne rallegro.
     Eccomi all'argomento che maggiormente interessa. Io già appena tornato Mazzia (26) con la sorella pensai subito ad espiare se era possibile che accogliessero in loro casa la Gigina e il fratello. Accertami dell'affermativa te ne scrissi e non n'ho avuto risposta ne avea gittato un lampo a' Signori Russo ed al Signor Emilio il quale forse te ne avrà fatto un cenno. Ricevuta poi la tua lettera n'ho parlato di proposito a Mazzia il quale per quanto s'è mostrato inchinevole a riceversi la Gigina altrettanto è alieno di accogliere in sua casa Finuccio sì perché non ha luogo ove locarlo sì per altre ragioni. In questo ho cercato di vedere se egli era possibile che Finuccio fosse accolto dai Signori Russo; ma nemmeno questo m'è riuscito d'ottenere.

(26) Angelo Mazzia (1825-1891) pittore di Roggiano Gravina fu insegnante di disegno nella Scuola Superiore di Portici dal 1872 fino alla morte.