E voi
mamma e figlia
scrivendo loro
scrivete loro in questi sensi. D. Quintino scriverà direttamente. Tutti gli amici salutano caramente la Poetessa e famiglia.
Io poi gongolo di gioia sentendo le belle cose che fai costì: possa Dio colmarti ancora di gioia intensa; ed in mezzo alle belle cose che vedi e di che godi
ricorda il nome del
tuo aff.mo amico
Paolo E. Tulelli
Saluta la Mamma e Fratello.
Di Napoli 8 luglio 57
V
Mia carissima Giannina. Sia benedetto il cielo! finalmente ricevo una tua lettera del 9. corrente
da mano ignota lasciatami al Guardaporta
ma senza i due libretti che mi dici mandarmi. Da essa rilevo che sei in Firenze in ottimo stato di salute con la mamma ed il fratello
e me ne rallegro.
Eccomi all'argomento che maggiormente interessa. Io già
appena tornato Mazzia (26) con la sorella
pensai subito ad espiare se era possibile che accogliessero in loro casa la Gigina e il fratello. Accertami dell'affermativa
te ne scrissi e non n'ho avuto risposta
ne avea gittato un lampo a' Signori Russo
ed al Signor Emilio
il quale forse te ne avrà fatto un cenno. Ricevuta poi la tua lettera n'ho parlato di proposito a Mazzia
il quale per quanto s'è mostrato inchinevole a riceversi la Gigina
altrettanto è alieno di accogliere in sua casa Finuccio
sì perché non ha luogo ove locarlo
sì per altre ragioni. In questo
ho cercato di vedere se egli era possibile che Finuccio fosse accolto dai Signori Russo; ma nemmeno questo m'è riuscito d'ottenere.
(26)
Angelo Mazzia (1825-1891)
pittore di Roggiano Gravina
fu insegnante di disegno nella Scuola Superiore di Portici dal 1872 fino alla morte.
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